Prologo

Parodo

Primo episodio

Epiparodo

Primo stasimo

Secondo episodio

Secondo stasimo

Terzo episodio

Esodo

Canto finale

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PARODO
FURIA 1: si desta, e scuote una compagna: Svégliati! E sveglia quella, io sveglio questa. Ne scuote un'altra Dormi? Déstati, dunque, e al sonno càlcitra: vediam se il sonno fu vano preludio. Le Furie si destano una dopo l'altra FURIA 2: Ahimè, che smacco soffrimmo, compagne! FURIA 3: Ahimè, tristissimo danno! FURIA 4: Ahimè, insopportabile danno! FURIA 5: Vinta dal sonno, perduta ho la preda. Le Furie si raggruppano in due semicori intorno all'altare di Apollo FURIA 2: Figlio di Giove, tu sei un predone... FURIA 3: Noi vecchie dee tu giovane dio calpesti! FURIA 4: Per favorire il tuo supplice, ci hai privato del matricida, uomo nemico agli dei e funesto alla madre. FURIA 5: Chi potrà dire che giusta è tale opera? SEMICORO PRIMO: Un incubo mi percosse in sogno sembrava un auriga afferrò la sferza e mi colpi sotto il fianco, nel cuore come fosse un feroce flagellatore: fin dentro le ossa ancor sento il brivido freddo dei colpi. SEMICORO SECONDO: Questo sanno fare i novissimi Dei governano il mondo trascurando giustizia da un trono tutto lordo di stragi. L'onfalo della terra è così inzozzato di sangue. SEMICORO PRIMO: Apollo contaminò il suo santuario col sangue di chi fu ucciso sul focolare domestico. Egli stesso volle far questo. Violò le leggi divine per onorare Oreste, un mortale, e violò le antichissime Moire. SEMICORO SECONDO: E anche a noi fece offesa, ma non sarà salvo il supplice; anche se fuggisse sotto terra non sarà mai liberato. Dovunque andrà porterà con sé la colpa e sempre sul capo avrà un vendicatore.
EUMENIDI
Libera riduzione radiofonica della tragedia di Eschilo