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WOODSTOCK
La cultura hippie trova la sua massima espressione con il Woodstock Music and Arts Fair, che si apre il 15 agosto '69 e che diventerà famoso in tutto il mondo come Festival di Woodstock.
Invece dei 60.000 spettatori attesi, si mettono in marcia verso Woodstock circa un milione di persone, ma "solo" mezzo milione (forse qualcosa di più) però riuscirà a raggiungere il luogo del festival.
Molti giovani giunti a Woodstock si riconbbero così, per la prima volta, in una comunità, e forse proprio in questo sta il vero momento formativo del festival, cioè lo scoprirsi parte di una schiera sconfinata di persone con gli stessi problemi e gli stessi sogni. La comunità hippie trovò la massima amplificazione nel concerto più pacifico e pacifista della storia, nella speranza di una "nuova era" e di un "futuro meraviglioso".
La straordinaria esibizione (ai limiti dello svenimento) di Jimi Hendrix, ultimo a salire sul palco di Woodstock alle quattro e mezzo di lunedì mattina (avrebbe dovuto suonare alle ore 23 di domenica), resta nella storia dei grandi raduni musicali: l'esecuzione distorta di "Star Splanged Banner", l'inno americano, sembrava esprimere tutto il disagio e la delusione dei giovani di quel periodo.
Disse Jimi Hendrix: "Ho apprezzato il senso di non violenza del festival e il pubblico che ha accettato tutte queste difficoltà. Hanno dormito nella melma e se ne sono andati dicendo che era un gran festival. Questo è accaduto perchè i ragazzi sono stanchi di far parte di gang giovanili, o di gruppi politici o di sentire le parole del presidente. I giovani cercano una direzione differente. Sanno di essere sulla strada giusta ma non sanno questa da dove parte e dove porterà."
Erano presenti artisti già affermati come Janis Joplin, Greatful Dead, Jefferson Airplane, Joe Cocker, Crosby Stills Nash & Young, Ten Years After, Sha na na, la Santana band ed altri gruppi minori.