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MEMORIA
Lionel Jospin, primo ministro francese,
ha proposto di riabilitare i soldati fucilati
per diserzione o ammutinamento durante
la prima mondiale.
Pallide ombre, dimenticate vittime
della Storia, "orizzonti di gloria" grondanti
sangue: rendendo onore ai "disertori" della sciagurata operazione Craonne
- quasi duecentomila vittime francesi, oltre trecentomila ammutinati, quarantamila
uomini trascinati sotto processo per alto tradimento, quarantanove passati
per le armi - Lionel Jospin proponeva che "questi soldati fucilati per
dare l'esempio, in nome di una disciplina il cui rigore aveva come eguale
solo la durezza dei combattimenti, faccessero ritorno oggi, pienamente,
nella nostra memoria collettiva nazionale".
Sul fronte italiano si consumò
un analogo orrore: "giustizia" sommaria sul campo, centinaia
di migliaia di processi per renitenza, diserzione
o disobbedienza, un'intera generazione immolata
da comandanti incapaci e criminali.
Qualcuno ha dichiarato che
i nostri soldati fucilati non furono meno eroici dei loro commilitoni caduti
in combattimento, e che i veri colpevoli furono gli alti
comandi che tentavano di nascondere la loro incapacità. |