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CAPORETTO
Il 24 Ottobre 1917 le linee italiane
sono sfondate a Caporetto e a Tolmino:
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il 25 crollano le difese sull'Isonzo;
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nello stesso giorno cade il ministero
Boselli;
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il 29 gli Austriaci raggiungono il Tagliamento
avendo di fronte un esercito ormai in rotta;
Le direttive e i comandi sono contraddittorie.
Solo all'inizio di Novembre il fronte si stabilizza sul Piave e sul Grappa.
La ritirata è costata:
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37.000 morti
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29.000 feriti
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oltre 300.000 prigionieri
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il numero delle divisioni è dimezzato.
La spiegazione dei comandi militari
e dei politici è semplice: si è trattato di uno "sciopero
militare", le unità non hanno eseguito gli ordini. In realtà
il malcontento delle truppe sboccò in forme di protesta e di insubordinazione,
le gerarchie militari persero la testa e in parte abbandonarono il campo,
moltiplicando il disordine. ... Caporetto non ha travolto il Paese, ma
ha messo crudelmente a nudo le responsabilità gravissime dei gruppi
dirigenti, ha mostrato a tutti il vero volto della guerra.
[Vegezzi,
Parenti Legnani, Lineamenti di Storia, Zanichelli, Bologna
1978]
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