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ANGOLA: MORTE E DISTRUZIONE

Duecento persone muoiono ogni giorno a causa della guerra civile, per la fame, le malattie, o a seguito delle mine e degli scontri a fuoco.

carta AngolaIn Angola ci sono più persone bisognose di assistenza che in Kosovo, e un tasso di mortalità più alto che a Timor Est.
Solo nei combattimenti avvenuti nel corso del 1975 sono morte 50.000 persone. Altre 150.000 sono state uccise durante le battaglie che hanno opposto le parti in lotta prima degli accordi di Bicesse.
Mentre tra il 1992 ed il 1994 si stima che siano state uccise altre 300.000 persone, cioè circa il 3% della popolazione.
Durante il conflitto, dal 1992 al 1994, il 27% dei ragazzi nella provincia di Bie hanno perso i propri genitori, l'89% è stata esposta ai bombardamenti, e il 66% ha visto qualcuno saltare in aria su una mina.

Nei recenti rapporti dell'ONU si parla di una incombente catastrofe umanitaria per gli ormai 5 milioni di profughi all'interno del paese.
Il Programma mondiale per il cibo dell'ONU (World Food Programme, WFP) assiste circa 380.000 famiglie. Solo nel gennaio del 2001 hanno beneficiato del programma 987.205 persone in 16 province, che hanno consumato 15.000 tonnellate di cibo.
Il WFP si trova però in difficoltà a reperire le risorse necessarie per continuare il proprio sforzo.
Secondo un responsabile delle Nazioni Unite, Dennis Mc Namara, i donatori sono stanchi e riluttanti a continuare un aiuto umanitario senza fine.
Molte città si trovano nel blackout più totale, manca il carburante e le strade sono impraticabili, i ponti sono distrutti e gli aeroporti inaccessibili. Entrambe le parti in lotta compiono saccheggi, torture, esecuzioni sommarie, uccisioni indiscriminate di civili.
Sempre più frequentemente vengono segnalati casi di sabotaggio e di assalto a veicoli civili, con feriti e morti. I ribelli sono stati accusati anche di partecipare al traffico di cocaina in cambio di armi e veicoli rubati sudafricani.
La giustizia e la polizia in Angola sono quasi inesistenti: meno del 5% delle città dell'Angola hanno un tribunale municipale, chi abita in Luanda preferisce rivolgersi alla vigilanza privata per risolvere problemi di ordine pubblico, o ad autorità religiose per risolvere conflitti.
Secondo una ricerca di un'ONG angolana, più del 65% degli angolani conosce i propri diritti, ma non credono che il governo possa rispettare, o far rispettare, questi diritti.

I documenti relativi all'Angola sono tratti dal sito dei
Missionari SDA
e da quello di Giovanni Diffidenti dal titolo l'eredità del soldato perfetto