Servizi rischiosi

Immagini in prima linea
corrispondenti di guerra fra censura e libertà

L'inarrestabile reporter tecnologico
le nuove tecnologie dell'informazione
Palestina Hotel
"incidente" il fuoco amico sui giornalisti?

Bombe su Al Jazeera
una TV fastidiosa

Intervista a John Pilger
le dinamiche della guerra raccontate da un inviato di punta

 

I CADUTI SUL LAVORO
informazione: morti undici giornalisti

A partire dal 1812, i giornalisti uccisi da ordigni di ogni tipo, fucilati, o vittime di altri disastri connessi alle azioni di guerra, sarebbero 1446.
366 negli ultimi 10 anni, secondo quanto calcolato dal Freedom Forum’s Journalists Memorial di Washington.
Nel 2002, il totale è 51
.

L’8 aprile 2003 sale a 11 il triste conteggio delle persone decedute mentre erano impegnate a «raccontare la guerra». Tra giornalisti «arruolati», free-lance, della televisione e della carta stampata il bilancio è pesante. Eccone la cronologia.

22 MARZO Muoiono i primi due inviati. Si tratta di Terry Lloyd della tv britannica «Indipendent Television News», morto nel sud dell'Iraq probabilmente colpito dal «fuoco amico» tra forze angloamericane, e Paul Moran, il cameraman che lavorava per l'Abc australiana.

30 MARZO Il cadavere di Gaby Rado, reporter della tv britannica Channel 4, viene ritrovato nel parcheggio di un albergo in Kurdistan. Si pensa sia caduto dal tetto, forse per cause accidentali.

2 APRILE Kave Golestan resta ucciso da una mina anti-uomo a pochi chilometri da Kirkuk, nel nord dell'Iraq. Muore così il fotografo iraniano, premio Pulitzer per la fotografia che lavorava anche come cameraman della Bbc.

4 APRILE Perde la vita il primo giornalista «embedded», arruolato. Michael Kelly, nota firma del Washington Post ed ex direttore della rivista Atlantic Monthly muore in un incidente lungo la via di Baghdad insieme a un soldato americano della Terza divisione di fanteria.

6 APRILE David Bloom, americano e conduttore dell'edizione del programma «Today» della Nbc, muore per un'embolia polmonare mentre è al seguito della Terza divisione dell'esercito.

7 APRILE In seguito ad un attacco delle forze irachene contro il centro di comunicazioni Usa a sud di Baghdad restano uccisi, insieme a due marines, lo spagnolo Julio Anguita Parrado e il tedesco Christian Liebig. Il primo corrispondente del quotidiano El Mundo, il secondo inviato del settimanale Focus.

8 APRILE Tareq Ayoub, un giornalista giordano di Al Jazeera muore per il bombardamento dell'ufficio della televisione del Qatar adiacente al ministero dell'informazione. Quindi, poco dopo, un colpo di un carro armato Usa colpisce due piani dell'Hotel Palestine, sede della maggior parte dei giornalisti internazionali presenti a Baghdad. Nell'esplosione restano uccisi TarasTrotsyuk, cameraman ucraino della Reuters e José Couso, cameraman della spagnola TeleCinco.

Taras Trotsyuk, ucraino, residente a Varsavia, 35 anni, è morto mentre lo trasportavano in ospedale. Jose Couso, aveva 37 anni, sposato, due figli. E' il secondo giornalista spagnolo a morire a Baghdad in altrettanti giorni: l'altro giorno era stato ucciso Julio Parrado, inviato di El Mundo. Tareq Ayoub, è stato ucciso in un bombardamento americano che ha colpito la sede della tv del Qatar poco prima della cannonata sparata contro l'Hotel Palestine.

ALCUNE IMMAGINI DELLE VITTIME

Christian Liebig

Julio Anguita Parrado

Taras Trotsyuk

Jose Couso

Tareq Ayoub