Iraq, "Non ci sono armi di distruzione di massa".
Lo
afferma Blix, il capo degli ispettori Onu che critica però
"vuoti d'inventario" delle armi proibite. Attesa per il discorso
del ministro Usa Powell all'Onu.
(5 Febbraio 2003 15:02)
Un'affermazione
chiara sull'esito delle ispezioni Onu in territorio iracheno:
"Non abbiamo trovato nessuna arma di distruzione di massa
in Iraq".
Lo
ha detto Hans Blix, il capo degli ispettori dell'Onu, in un'intervista
che apparirà domani sul quotidiano internazionale arabo
Al-hayat e di cui il giornale ha anticipato oggi alcuni brani.
Un'
affermazione di rilievo quella del capo degli ispettori se si
considera che le cancellerie diplomatiche di tutto il mondo sono
in attesa del discorso del ministro degli esteri Colin Powell
che dovrebbe invece dimostrare lesistenza in territorio
iracheno di basi nucleari illegittime secondo le risoluzioni internazionali.
Blix,
comunque, esprime preoccupazione per quelli che definisce dei
"vuoti" nell'inventario delle armi proibite presentato
da Baghdad lo scorso 7 dicembre "che potrebbero indicare
che (in Iraq) ci possa essere ancora qualche cosa, e questa possibilità
non può essere esclusa".
Powell,
secondo quanto riferito da media occidentali, dovrebbe parlare
anche dei trasferimenti di materiali proibiti da un posto all'altro
effettuati dagli iracheni per nasconderli alle ricerche degli
ispettori dell'Onu. Blix ha detto di non aver prove che tali trasferimenti
"siano realmente avvenuti da alcun sito" ed ha aggiunto:
"Non credo che ciò' sia vero".
Nel
corso dell'intervista, Blix ripete inoltre le richieste da lui
avanzate - insieme con il direttore dell'aiea Mohammed el Baradei
- al regime di Baghdad, ovvero di consentire che gli scienziati
iracheni coinvolti nei programmi di armamento siano interrogati
in privato o fuori del paese e di permettere agli aerei spia u-2
di sorvolare il territorio iracheno per fornire le prove che dimostrino
che in Iraq non vi sono effettivamente piu' armi di distruzione
di massa.
Problemi
per la Casa Bianca sempre più convinta della necessità
di un intervento militare arrivano anche dallalleata Gran
Bretagna: un servizio della Bbc ha citato documenti segreti dei
servizi segreti secondo i quali in passato ci sono stati contatti
fra il regime iracheno e Al Qaeda, ma i rapporti sono andati subito
a picco per sfiducia ed incompatibilità ideologica. La
rivelazione giornalistica appare in contrasto con le teorie esposte
in questi giorni dal primo ministro Tony Blair e dal ministro
degli esteri Jack Straw.
In
Germania il ministro degli esteri Joschka Fischer, si è
detto fiducioso che Saddam Hussein potrà essere disarmato
senza bisogno di un intervento militare. "vediamo una buona
possibilita' di raggiungere gli obiettivi della risoluzione 1441
senza un ricorso alla violenza - ha spiegato il capo della diplomazia
tedesca - gli ispettori hanno bisogno di tempo e dobbiamo considerare
i rischi di un'azione militare".