LA MUSICA ELETTRONICA

a cura di Raffaele Milone (3B)

Per musica elettronica si può intendere, in termini generali, la musica prodotta con strumentazione elettronica. Poiché gran parte della musica contemporanea è registrata, suonata, e scritta con equipaggiamenti elettronici, l’espressione va applicata a brani musicali nel quale la componente elettronica è intrinseca alla natura stessa del brano. L’espressione musica elettronica si può applicare a opere e artisti con intenti musicali estremamente diversi: dall’art rock elettronico alla new wave, dalla garage all’electropop, ora vi propongo i primordi dell’elettronica ovvero ai Kraftwerk con la loro “Das Model” (…).

E adesso un po’ di storia.
Tutto nasce con la scoperta del campo elettromagnetico, infatti il primo strumento elettronico che si ricorda è il Theremin (dal nome del suo inventore, negli anni 20), che consiste in una specie di antenna che traduce il campo elettromagnetico in suoni. Basta la semplice imposizione delle mani per modificare la disposizione di questo campo per ottenere dei suoni variabili. A partire dagli ultimi anni 40, coi primi transistor ed elaboratori elettronici molti sperimentatori sonori si interessarono alla produzione di suoni derivanti dalle nuove tecnologie. A partire dagli anni 70, dopo un periodo di sviluppo, la diffusione di macchine per la produzione di musica elettronica si allargò molto: sintetizzatori e sequencer cominciarono a essere di uso comune e non più limitato all’avanguardia sperimentale. Negli anni 80, a favorire l’avanzata della musica House, si inizia a poter utilizzare questi strumenti su pc col quale si potevano fare lavori tecnici come campionare voci e modificarle col vocoder fino a storpiarle a tal punto da dare l’effetto che segue in questo pezzo dei Daft Punk: “Harder, Better, Faster, Stonger”(…).
Negli anni successivi fino ad oggi, questo processo si è sempre più allargato rendendo la produzione di musica elettronica sempre più alla portata di tutti. Basta una certa facilità nell’uso del computer e con costi molto bassi si hanno a disposizione tutti i mezzi e i suoni possibili per comporre. Inoltre sono sempre disponibili le tecnologie precedenti, che si possono sovrapporre ai computer, senza contare le possibilità di contaminazione con suoni acustici o elettrici, come oggi fanno gli italianissimi Motel Connection, con lavori del genere di “two”, di cui ora ascoltiamo un estratto(…) Sin dal finire degli anni ’70, vari stili e sottogeneri di disco music e dance music (come la techno o synthpop) fanno uso di sequencer e tastiere elettroniche che li rende facilmente riconoscibili; tali stili sono spesso indicati come “musica elettronica”, ma è bene ricordare che sono difinizioni improprie.
Generalmente la musica elettronica utilizza tempi semplici come il 4/4 tenendo un beat tra i 110 e i 130 bpm e tiene in considerazione l’impiego di bassi e chitarre elettriche, tastiere, drum machine, sintetizzatori e sequencer, tra cui i più usati il moog per tastiera e il guitar synth per la chitarra.
Oggi quella che è considerata la musica elettronica per antonomasia è quella scandinava, dove i più conosciuti sono i Royksopp, che con “Poor Leno” danno l’idea perfetta di quello che rappresenta questo genere.

Glossario
THEREMIN
Primo strumento musicale elettronico conosciuto, inventato nel 1920 dall’omonimo fisico russo Leon Theremin. Consiste in due antenne che traducono il campo magnetico in suono (una regola l’altezza e l’altra l’ampiezza del suono). Con la semplice imposizione delle mani su queste antenne si modifica il campo magnetico e quindi il suono prodotto.
SEQUENCER
Il sequencer è un dispositivo digitale che consente di memorizzare su una traccia una sequenza di note di uno strumento musicale e riprodurla contemporaneamente ad altre tracce.
VOCODER
Il vocoder è un effetto sonoro che trasforma la voce umana in un suono sintentico. Nel campo musicale è usato per dare alla voce un timbro più metallico, robotico o monotono.
SYNTH
Dall’inglese “synthesizer”: sintetizzatore di suoni. È uno strumento musicale elettronico in grado di generare autonomamente segnali audio. Questi apparati possono generare imitazioni di strumenti musicali reali o creare suoni non esistenti in natura.
MOOG
Sintetizzatore controllato da una tastiera inventato dall’omonimo Robert Moog.
GUITAR SYNTH
Sintetizzatore controllato da una chitarra.

Brani Ascoltati

  • Kraftwerk – Das Model
  • Daft Punk – Harder, Better, Faster, Stronger
  • Motel Connection – Two
  • Royksopp – Poor Leno
  • Artisti Elektro
    Daft Punk, Motel connection (Subsonica), Royksopp, Kraftwerk, Tangerine Dream, Popol Vuh, e altri.

    Fonti
    www.wikipedia.it
    www.jazzitalia.net
    www.sirlab.de

    Lascia un Commento

    Devi aver fatto il login per inviare un commento