GLI ZINGARI IN EUROPA

 

Gli zingari furono spesso emarginati e perseguitati duramente dalle varie comunità locali europee, che li costrinsero a continue migrazioni in paesi sempre nuovi: in Italia arrivarono nel XV secolo.
Il Nazismo vide nello zingaro, per antonomasia nomade, un individuo poco controllabile, e quindi, per la società tedesca del primo dopoguerra, ordinata, disciplinata, irregimentata, un individuo di fatto pericoloso.
Gli zingari hanno vissuto sempre piuttosto isolati, spostandosi con carovane e dedicandosi, prevalentemente, al commercio di cavalli e alla lavorazione del cuoio e del rame.
La rivoluzione industriale e l'affermarsi della società urbana, ha reso sempre più problematica la vita degli zingari che ultimamente, con il definitivo "trionfo" dei consumi di massa sono sempre più spesso costretti all'accattonaggio. 

Le deportazioni
I deportati