La voce dello speaker
Le due categorie più importanti per classificare una voce sono il timbro e la sua intensità di emissione. In una comunicazione radiofonica, la voce umana, va analizzata poi secondo le seguenti cinque categorie:LA RESPIRAZIONE Più è corretta la respirazione tanto minori sono le probabilità di incorrere in errori da parte dello speaker. Un giusto controllo del diaframma, consente infatti un buon controllo dell'ansia e delle emozioni.LA PRONUNCIA Ogni lingua stabilisce delle regole per quanto riguarda l'emissione, e il modo di emissione, delle singole sillabe che compongono le parole: le regole della pronuncia. Queste regole stabiliscono, ad esempio, dove devono cadere gli accenti tonici e se l'intonazione è grave o acuta. A volte, anche nel linguaggio radiofonico, queste regole non vengono osservate: in modo preordinato, lo speaker fa di questa violazione la cifra del suo stile. Al di là di queste eccezioni, ricordatevi di rispettare le regole di pronuncia, sia dei termini italiani che stranieri, per evitare di incorrere in imbarazzanti strafalcioni.L'ARTICOLAZIONE Per un buon ascolto è necessaria una buona articolazione: è necessario cioè che lo speaker scandisca bene le parole e questo è possibile solo grazie ad una attenta esercitazione che avviene utilizzando correttamente tutti gli organi come la lingua, i denti, il palato, le labbra e tutti i muscoli facciali.LA DIZIONE Una buona dizione si ha quando lo speaker rispetta le regole di intonazione della voce, le pause e la punteggiatura sonora. L'ESPRESSIONE L'espressione attiene all'uso estetico del linguaggio, il suo scopo è quello di coinvolgere e stimolare chi ascolta creando piacevoli stati d'animo, lavorando sulla modulazione della voce e sull'inflessione del tono.
LA FONTE
Rielaborazioni da M. Perrotta, L'ABC del fare radio , Dino Audino Editore, Roma, 2005.