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Alcuni consigli per lo speaker

Mettete a suo agio chi vi ascolta
Per prima cosa è necessario che ciò che diciamo sia chiaramente comprensibile. In secondo luogo non vi atteggiate a "maestro", ciò potrbbe indispettire chi ascolta e mettere fine a qualsiasi possibile intesa. Evitate di utilizzare termini stranieri non comuni, non fate citazioni dotte, riferimenti a nomi, date o eventi che non siano strettamente indispensabili a quanto state raccontando. Infine, è importante non dilungatevi in preamboli inutili e ingiustificati.

Costruite frasi brevi e periodi semplici
In quanto speaker dovrete controllare la composizione dei periodi che facilitano l'ascoltatore nella ricezione dei messaggi. Contenete la lunghezza delle frasi che dovranno essere lette.

Sistemate un concetto dietro l'altro
Per ottenere una buona comunicazione è importante mettere nel giusto ordine le idee. Per questo, prima di andare in onda dovrete avere già chiaro l'ordine di esposizione dei concetti: affinché ciò si verifichi dovrete selezionare i materiali, dando loro un ordine preciso.

Sottolineate i momenti di transizione
E' importante incoraggiare la ripresa dell'attenzione nei momenti di passaggio tra concetti o argomenti, con misure adeguate sia dal punto di vista puramente linguistico, come le congiunzioni, sia dal punto di vista stilistico, come cambiamenti di ritmo, tono, voce, o addirittura dal punto di vista sonoro, come sigle e stacchi musicali.

Usate un lessico accessibile a tutti
cercate di adoperare un maggior numero possibile di termini, di avere quindi una ricchezza lessicale: in questo modo manterrete l'attenzione di chi vi ascolta ed eviterete la ripetitività e l'appiattimento, in generale gli aspetti peggiori del linguaggio dei media.

Non utilizzate rime, allitterazioni, cacofonie
Dimenticatevi tutte quelle parole che presentano allitterazioni, suoni difficili da pronunciare, rime volontarie e involontarie, cacofonie: tutto ciò che suona più strano del solito aumenta le probabilità di un vostro errore e distrae l'ascoltatore che si sofferma più sui suoni, che sui contenuti.

Evitate le forme tipiche dello scritto
La scrittura permette espedienti linguistici e grafici che sono giustificati dalla possibilità del lettore di rileggere, di saltare da un punto all'altro, di non soffermarsi e andare oltre a suo piacimento. Per questo, ad esempio, cercate di non usare i pronomi indefiniti, i determinativi, i numerali (questo, quello, l'uno e l'altro, il primo, il secondo).

LA FONTE
Rielaborazioni da Gadda, C.E., "Norme per la redazione di un testo radiofonico" in Grandi, R. (a cura di), Il pensiero e la radio. Cento anni di radio. Antologia di scritti classici, Milano, Lupetti-Editori di Comunicazione, 1995.
DIZIONARIO.
RIEPILOGO
Alcune indicazioni importanti per condurre correttamente un episodio radiofonico:
  • Mettere a proprio agio l'ascoltatore
  • Costruire frasi brevi e periodi semplici
  • Sistemare un concetto dietro l'altro
  • Sottolineare i momenti di transizione
  • Usare un lessico accessibile a tutti
  • Non utilizzare rime, allitterazioni, cacofonie
  • Evitare le forme tipiche dello scritto
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