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GENERI FOTOGRAFICI: RITRATTO


Il foto-ritratto, richiede al fotografo di interagire con il soggetto, di avere un rapporto relazionale, per fare in modo che lo scatto rappresenti anche la personalità del soggetto in questione. Infatti, oltre ad una adeguata scenografia è importante che il fotografo metta in risalto la personalità del soggetto e ne faccia cogliere, a chi osserva, anche gli aspetti più particolari e profondi.
Se il fotografo non è più che bravo, in alcuni casi il ritratto, cercando di sottolineare l'aspetto più riconoscibile del soggetto, può cadere nello stereotipo o ddirittura nel pregiudizio.
Per realizzare un buon ritratto la macchina non deve trovarsi ad una distanza troppo vicina al soggetto, perché ciò disturberebbe la naturalezza di chi viene ripreso. A questo fine i fotografi usano normalmente un piccolo teleobbiettivo (110 mm).
Se invece il fotografo vuole creare effetti particolari, allora può ad esempio adoperare un grandangolo per ottenere il cosiddetto effetto “a barilotto” o un potente teleobiettivo per avere una deformazione “a cuscinetto”.
Per creare poi una deformazione prospettica, il fotografo dovrà adoperare un grandangolare e posizionarsi in primissimo piano.

LA FONTE
Testo: rielaborazioni di Elora Tescari da Fotografare, tecnica e cultura fotografica, di Mario Ferrara.

Scatto: Elora Tescari.

Soggetto: Cristina G. e Valentina R..

Set di posa: Itsos Albe Steiner.
DIZIONARIO.
RIEPILOGO
  • Per una buona foto, il fotografo deve interagire con il soggetto per cogliere la sua personalità, in modo che chi osserva possa fare altrettanto.
  • In alcuni casi le fotografie di questo genere possono essere intese come stereotipi o pregiudizi.
  • Per questo genere il miglior obiettivo è un piccolo il tele.
  • Utilizzando invece un grandangolare si possono ottenere delle deformazioni.