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LA CALOTIPIA

Contemporaneamente alle scoperte di Niepce e Daguerre, William H. Fox Talbot, tra il 1833 e il 1835,inventò la calotipia: un foglio di carta sensibilizzato con nitrato d’argento, tenuto al buio fino al momento d’esposizione, sviluppato con gallonitrato d’argento e fissato con iposolfito di sodio. Successivamente il supporto veniva sviluppato e fissato in modo da ottenere il negativo dell'immagine, fonte di tutte le immagini successive. A differenza del dagherrotipo, la calotipia possedeva meno qualità di stampa e inferiore definizione dei dettagli, rendendo quindi più importante e prezioso il dagherrotipo.
Fox Talbot fu anche il primo a dare una dimensione industriale all'arte fotografica fondando, nel 1844, un laboratorio per la stampa e per la vendita dei suoi calotipi. Sempre Fox Talbot diede avvio alle prime ricerche nel campo dell'immagine fotografica attraverso il genere del ritratto fotografico. Fu anche il primo a pubblicare un volume illustrato con fotografie dal nome The pencil of nature, dove venivano illustrate i momenti più importanti della sua invenzione.
LA FONTE
Rielaborazioni di Andrea Mura da Mario Prassone, Breve storia della fotografia. Biblioteca Civica “Farinone Centa”, Varallo Sesia, Vercelli 2007.
DIZIONARIO.
RIEPILOGO
  • Talbot inventa la calotipia
  • La calotipia, permettendo la riproduzione in serie di un'immagine, non viene considerata preziosa come il dagherrotipo
  • Talbot è il primo a dare una dimensione industriale all'arte fotografica fondando, nel 1844, un laboratorio per la stampa
  • Talbot è il primo a pubblicare un volume illustrato con fotografie dal nome The pencil of nature, dove venivano illustrate i momenti più importanti della sua invenzione.