Contemporaneamente alle scoperte di Niepce e Daguerre, William H. Fox Talbot, tra il 1833 e il 1835,inventò
la calotipia:
un foglio di carta sensibilizzato
con nitrato d’argento, tenuto al buio fino al momento d’esposizione, sviluppato con gallonitrato
d’argento e fissato con iposolfito di sodio. Successivamente il supporto veniva sviluppato e fissato
in modo da ottenere il negativo dell'immagine, fonte di tutte le immagini successive.
A differenza del dagherrotipo, la calotipia possedeva meno qualità di stampa e inferiore
definizione dei dettagli, rendendo quindi più importante e prezioso il dagherrotipo.
Fox Talbot fu anche il primo a dare una dimensione industriale all'arte
fotografica fondando, nel 1844, un laboratorio per la stampa e per la vendita dei suoi calotipi.
Sempre Fox Talbot diede avvio alle prime ricerche nel campo dell'immagine fotografica attraverso il genere del
ritratto fotografico. Fu anche il primo a pubblicare un volume illustrato con fotografie dal nome The pencil of nature,
dove venivano illustrate i momenti più importanti della sua invenzione.