LE COLONIZZAZIONI
WALSER NEL VALLESE
"...
i contadini dissodarono una parte delle terre incolte attorno ai loro campi
lavorati, aprirono radure nelle foreste, bonificarono paludi, irrigarono
lande aride.
Poi via via
che la pressione demografica aumentava, si spostarono sempre più
lontano, nelle regioni finitime ed al di là di una frontiera che
avanzava insieme a loro.
Questo movimento
di masse, anonimo ma possente, comincia a manifestarsi verso la metà
del secolo X, diviene valanga sino alla metà del XII, e si arresta
di colpo nel secolo XIV, contemporaneamente con l'arresto dell'incremento
demografico. I contadini vi prendono parte in tutte le forme e in tutte
le condizioni possibili: isolati, a piccoli gruppi, a blocchi compatti;
penetrando di soppiatto e per usucapione, o con l'invasione armata di terre
signorili riservate al pascolo e alla caccia; oppure attratti dalla protezione
e dai privilegi offerti da principi, monasteri o altri enti ecclesiastici
desiderosi di trovare difensori per le loro proprietà o per accrescerne
i redditi".(1) |