LE COLONIZZAZIONI WALSER NEL VALLESE

 "... i contadini dissodarono una parte delle terre incolte attorno ai loro campi lavorati, aprirono radure nelle foreste, bonificarono paludi, irrigarono lande aride. 
Poi via via che la pressione demografica aumentava, si spostarono sempre più lontano, nelle regioni finitime ed al di là di una frontiera che avanzava insieme a loro. 
Questo movimento di masse, anonimo ma possente, comincia a manifestarsi verso la metà del secolo X, diviene valanga sino alla metà del XII, e si arresta di colpo nel secolo XIV, contemporaneamente con l'arresto dell'incremento demografico. I contadini vi prendono parte in tutte le forme e in tutte le condizioni possibili: isolati, a piccoli gruppi, a blocchi compatti; penetrando di soppiatto e per usucapione, o con l'invasione armata di terre signorili riservate al pascolo e alla caccia; oppure attratti dalla protezione e dai privilegi offerti da principi, monasteri o altri enti ecclesiastici desiderosi di trovare difensori per le loro proprietà o per accrescerne i redditi".(1)
 
gli spostamenti umani
I Walser

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Roberto S. Lopez, La nascita dell'Europa , Einaudi, Torino 1966. *