"Definirò 'domanda
legittima' quella domanda di cui non si conosca già la risposta.
Non sarebbe affascinante immaginare un sistema di istruzione che chieda
agli studenti di rispondere solo a 'domande legittime', cioè a domande
le cui risposte siano ignote?
Non sarebbe ancora più
affascinante immaginare una società disposta a creare un simile
sistema di istruzione?
La condizione necessaria
di questa utopia sarebbe che i membri di una simile società si percepissero
reciprocamente come essere autonomi non-banali". (Heinz von Foerster, Sistemi
che osservano, a cura di Mauro Ceruti e Umberta Telfner, Astrolabio,
Roma 1987,p.130).
Perchè questa condizione
si realizzi, potrebbe essere necessaria un'attività di ricerca e
documentazione degli studenti e degli insegnanti, così da permettere
ad ognuno di essi di intervenire nel processo di costruzione del sapere
storico. La realizzazione di questa situazione prevede che ci sia un setting
non solo predisposto da attrezzature adeguate ma soprattutto sia costituito
da persone con competenze proprie dello storico (cfr. Ivo Mattozzi, Che
il piccolo storico sia, in "I Viaggi di Erodoto"),cioè capaci
di defiinre un problema, di risolverlo ma, importante!, che siano desiderose
di risolverlo. (cfr. H.v. Foerster, Sistemi che osservano,
cit. p.136)
Sono domande illegittime
quelle la cui risposta è conosciuta e si basa su un apprendimento
passivo e su una concezione degli studenti come contenitori.