IL TEATRO CANZONE DI GIORGIO GABER
Ciao sono Dario, oggi vi parlerò del signor G, ovvero del Teatro – Canzone di Giorgio Gaber. L’importanza di Giorgio Gaber non si limita infatti al solo campo musicale: oltre che cantautore è stato anche attore, autore teatrale, e attento interprete, con ironia, intelligenza e lucidità delle contraddizioni della nostra epoca.
La prima parte della sua storia artistica si svolge negli anni ’60, dove si fa apprezzare come chitarrista di jazz e rock. Al culmine del successo e della popolarità, agli inizi degli anni ’70, Gaber comincia ad avvertire il bisogno di un senso diverso di fare musica e di un rapporto più diretto col pubblico. Sentì cioè la necessità di esprimere liberamente le sue idee senza i condizionamenti del mercato discografico e i limiti del mezzo televisivo. Inizia così la seconda parte della sua vita artistica in cui si allontana definitivamente dalla televisione e dà vita al cosiddetto “Teatro Canzone”, una esperienza innovativa che alterna canzoni e monologhi.
Il Teatro Canzone per la strumentazione (chitarre, batteria, basso, chitarra elettrica, pianoforti e anche fiati), per la struttura melodica e ritmica può essere considerato una forma popolare con influssi jazzistici. Rappresenta quindi una forma particolare di incontro fra musica popolare e musica colta: i testi sono complessi e letterari, vi sono inserti teatrali (i monologhi) e le parti cantate spesso non hanno la struttura ripetitiva con i ritornelli della musica leggera.
Sul palcoscenico Gaber si presenta solo senza alcuna scenografia cantando a volte con basi pre-registrate, altre volte con i musicisti nascosti dietro al sipario. Nei suoi spettacoli descrive l’evolversi della società italiana toccando i più svariati argomenti: famiglia, amicizia, sessualità, solitudine, amore, coscienza individuale, ma anche politica, economia, istituzioni, religione, mass-media.
Glossario:
- MONOLOGHI: inserti teatrali, parti recitate del testo gaberiano;
- TEATRO CANZONE: composizione di monologhi e canzoni; Brani ascoltati:
- Un’idea: G. Gaber (chitarra e voce – Dario Randazzo)
- Prima dell’amore: G. Gaber
- L’esperienza: G. Gaber
- Chissà nel socialismo: G. Gaber
- La libertà: G. Gaber (solo chitarra – Dario Randazzo)
Fonti:
www.wikipedia.it
www.giorgiogaber.org