L’acqua ricopre i tre quarti della superficie terrestre: il 97% è salata, e solo il 3% è dolce. Quest’ultimo 3% è diviso ulteriormente in tre quarti occupati dai ghiacciai continentali e dei Poli; è quindi utilizzabile solo ¼ dell’acqua dolce presente sul pianeta. Questo bene, importantissimo per la vita degli esseri viventi è però una risorsa esauribile. Se si continua a sprecarla, sarà uno dei problemi che l’uomo dovrà affrontare e risolvere, poiché l’acqua sta andando incontro al suo futuro esaurimento. L’acqua è così tanto importante quanto è distribuita male. Per esempio è presente in quantità maggiore in Amazzonia, dove c’è poca popolazione o addirittura, le zone più isolate e sconosciute, sono disabitate. E’ poca nei paesi in via di sviluppo, dove la maggior parte di essa viene utilizzata nell’agricoltura e il restante non basta alla popolazione locale, solo in alcuni paesi dove la situazione è più critica. Nei paesi industrializzati dove l’acqua è sufficientemente distribuita esiste un’enorme spreco di questa risorsa causato in maggior parte dalle attività umane: agricoltura, industria energia, utilizzo domestico e in minor parte dalle reti idriche malfunzionanti. Questa dispersione può essere rallentata con il riciclo dell’acqua pre-utilizzata. Ad esempio in Giappone hanno pensato di riutilizzare l’acqua di lavaggio (docce, rubinetto della cucina….) per alimentare gli sciacquoni dei bagni. Questo liquido molto prezioso è tuttavia inquinato dall’uomo, che sta trasformando i fiumi, i mari e i laghi. In questi ultimi anni l’acqua è stata definita ammalata per la spinta di sviluppo demografico dell’uomo. La causa è il continuo sfruttamento del territorio, la deforestazione ostinata porta alle numerose alluvioni, che ultimamente si sono verificate e che ogni anno causano la morte di 100.000 persone e in modo indiretto, gli interventi dell’uomo contribuiscono all’espansione del deserto. Nel 2025 si prevede che più di un miliardo di persone non disporranno di acqua sufficiente ai loro bisogni , occorre quindi cambiare la nostra mentalità e i nostri comportamenti sull’utilizzo dell’acqua. Esistono già degli impianti di desalinizzazione per sfruttare quel 97% di acqua marina e ci sono anche dei progetti per recuperare le acque dolci delle sorgenti sotto marine che non sono ancora state utilizzate. Anche la pubblicità può aiutare a migliorare l’utilizzo dell’acqua. Recentemente ho visto, alla televisione, uno spot dove veniva messo in risalto il problema dello spreco di questo liquido e ci dava dei consigli utili per evitarlo: come chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, fare la doccia al posto del bagno … piccole attenzioni che possono evitare il futuro problema di mancanza dell’acqua. Riccardo Rogolerio
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