SE QUESTO
È UN UOMO
Questi
versi sono un invito a non dimenticare, nella speranza che l'umanità
non debba più conoscere quell'efferata barbarie per cui restano
perennemente impressi nei secoli con un marchio di infamia i nomi tristemente
famosi dei campi di Dachau, Mauthausen, Auschwitz, Buchenwald e molti altri
ancora.
Voi
che siete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e i visi amici:
considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi alzandovi;
ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri i nati torcano il viso da voi.
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